ACQUA&SAPONE-ALTER EGO LUPARENSE 3-5 (0-2 p.t.)
MARCATORI: 3’14″p.t. Canal (L), 19’39″p.t. Waltinho (L), 4’42″s.t. Waltinho (L), 6’18″s.t. Cuzzolino (A), 8’12″s.t. Cuzzolino (A), 11’36″s.t. aut. Taborda (A), 15’55″s.t. Canal (L), 17’13″s.t. Canal (L).
ACQUA&SAPONE: Mammarella, Chaguinha, Leitao, Cuzzolino, Calderolli; Egea, Zanchetta, Murilo (cap), Coco Schmitt, Di Matteo, Scordella, Montefalcone. All.: Bellarte.
ALTER EGO LUPARENSE: Putano, Nora, Honorio (cap), Canal, Taborda; Ercolessi, Follador, Caputo, Baron, Merlim, Waltinho, Morassi. All.: Colini.
ARBITRI: Malfer (Rovereto), Gelonese (Milano), Fratangeli (Frosinone). Crono: Di Padova (Termoli).
NOTE: Spettatori: 2200. Ammoniti: Merlim (L), Caputo (L), Scordella (A), Taborda (L). Espulso Scordella (A) al 14’50″s.t. per proteste, e Coco Schmitt (A) al 18’14″s.t. per tocco con il braccio.
Montesilvano (PE), 11 giugno 2014 – L’Alter Ego Luparense si laurea campione d’Italia per la quinta volta nella sua storia, conquistando il 13esimo titolo in Serie A, confermandosi la squadra più titolata d’Italia.
In un palasport infuocato, i Lupi avanzano 2-0 a fine primo tempo, segnano il 3-0 e subiscono un’incredibile rimonta dell’Acqua&Sapone. Ci vuole la stoffa della grande squadra per ritornare a segnare; l’Alter Ego lo fa grazie ad un Canal strepitoso (segnerà una tripletta) che fisserà il risultato finale sul 5-3. Quando suona la sirena i biancazzurri vanno ad abbracciare tutti i tifosi e lo staff, un centinaio di irriducibili che per amore verso i colori biancazzurri hanno viaggiato per la seconda volta in 3 giorni verso il Pala Roma di Montesilvano.
Nella terza finale Scudetto consecutiva la Luparense si riconferma la società più titolata d’Italia nel futsal vincendo il 31esimo titolo, il quinto trionfo in 8 anni dopo quelli del 2007, 2008, 2009 e 2012: un record assoluto: per la prima volta vince un tricolore fuori casa.
Questa sera il club biancazzurro nato nel 1996 a San Martino di Lupari (PD) fondato e presieduto da Stefano Zarattini, ha eguagliato dunque la Roma RCB che ha in bacheca altrettanti titoli tricolori.
Per l’Alter Ego Luparense è il quinto Scudetto, la squadra sgretola il fattore campo della serie 2013-2014, visto che l’Acqua&Sapone non perdeva tra le mura amiche dal 4 aprile dell’anno scorso.
Il successo biancazzurro è ancora più rilevante nell’anno che ha incoronato la Nazionale Italiana di futsal campione d’Europa, arricchita dai quattro giocatori che hanno partecipato alla spedizione in Belgio, diventati questa sera anche campioni d’Italia: Humberto Honorio, Alex Merlim, Marco Ercolessi e Davide Putano.
Record personali: Patrick Nora ed Humberto Honorio diventano i giocatori ad aver conquistato più scudetti in Italia: 5 a testa, Honorio con la stessa maglia, quella biancazzurra con la quale per la prima volta alza la coppa più importante da capitano.
CRONACA – Colini rinuncia last minute a Bertoni, una perdita grossa che si va a sommare alle non perfette condizioni di Merlim: l’universale resta ai box per un brutto colpo al torace patito in gara-4. In panchina ci va anche il Presidente per dare sostegno ai suoi ragazzi. L’inizio dei Lupi è pazzesco: la mentalità è quella giusta e si vede sin dalle prime palle-gol: costruiscono di più dei loro avversari Honorio e compagni; al 2′ si assiste al primo miracolo di Mammarella, ma i Lupi spingono e dopo lo scoccare del 3′ trovano già il vantaggio con un tiro chirurgico di Canal. La pressione dell’Alter Ego è forte: Caputo per poco non beffa l’estremo difensore della Nazionale. Al 6′ si svegliano i nerazzurri: Murilo sfrutta un’indecisione, se ne va in velocità e con il suo tiro prende l’esterno della rete. La partita si fa nervosa, chi ne fa le spese sono i Lupi, che oltre alle ammonizioni patiscono al 7′ il fischio del 4° fallo.
Colini ruota molto la sua panchina, e i Lupi dimostrano ancora una volta di rendersi pericolosi più dei loro avversari: al 14′ un contropiede con lo scambio rapido Canal-Honorio per poco non consente a Waltinho di raddoppiare, proprio subito dopo la forte rasoiata del capitano biancazzurro. Le accelerazioni di Canal creano scompiglio nella difesa di casa fino a quando al 17′ Caputo commette il 5° fallo e i Lupi tendono a rischiare il minimo indispensabile. Quando ci sono i varchi non si tirano però indietro e su una ripartenza, Honorio fa tutto, brucia in rapidità Chaguinha e serve Waltinho il quale a 20″ dalla sirena finalizza il 2-0 di piatto destro portando i Lupi sul doppio vantaggio al riposo.
Nella ripresa fioccano le emozioni: l’inizio è ancora una volta scintillante per la Luparense; Honorio e compagni continuano a creare occasioni e pungono ancora con Waltinho servito da Merlim: il pivot brasiliano con un diagonale supera Mammarella e mette il 3-0 al 4′.
Da qui in poi si spegne la luce: Bellarte dopo il tris dei Lupi mette istantaneamente Coco Schmitt portiere di movimento e la mossa paga con Cuzzolino, libero di spedire in rete, che segna subito la rete del 3-1. L’Alter Ego non riesce a fermare una squadra di casa trascinata dal pubblico, infatti all’8′ il lungo giro palla dei padroni di casa porta Coco Schmitt a creare la superiorità per Cuzzolino libero di siglare la sua doppietta personale. I nerazzurri sembrano infermabili: all’11’ arriva anche il pari con l’autogol sfortunato di Taborda, su tiro di Leitao: il 3-3 sembra fatale per i Lupi. E invece…la doccia gelata non scompone i Lupi. Inizia lo show di Mauro Canal e di tutta la squadra. Una reazione di cuore, carattere e classe. Nora al 17′ serve Canal che mette un altro tiro perfetto alle spalle di Mammarella.
Lo stesso Canal intercetta palla e a 2′ dalla fine segna da distante il gol-Scudetto del 5-3. Tripletta personale per il vice capitano. I Lupi sono chiamati a gestire il vantaggio: Coco Schmitt si fa espellere per un tocco di mano così gli ultimi 2′ sono vissuti dall’Alter Ego con la superiorità numerica che li agevola. L’assalto finale dell’Acqua&Sapone non provoca pericoli. I Lupi sono campioni d’Italia per la quinta volta.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE – Stefano Zarattini può esultare, diventa il Presidente più titolato d’Italia. “Questa sera è stata leggendaria. Ho avuto anche l’emozione di andare in panchina per la prima volta e di vincere. E’ lo scudetto di tutto lo staff, di tutti i dirigenti, grandi professionisti come reputo le persone che fanno parte di questo staff meraviglioso. Non si vince sempre con il budget e con i grandi campioni. Ci hanno dati per morti un sacco di volte e invece siamo qui a festeggiare il quinto scudetto”. La dedica. “Penso sia doverosa verso mia mamma che ci ha sostenuti dal cielo e va anche a mia moglie, a casa ad esultare assieme ai miei figli. Ogni tanto la trascuro per questa mia incredile passione. Questa sera contro ogni pronostico e contro il tifo avverso di tante persone, abbiamo vinto ancora. Questa società ha qualcosa di speciale. Ringrazio i meravigliosi tifosi che si sono sorbiti 2000 chilometri in 2 giorni. Qualcuno non ci credeva, e invece loro sono tornati facendo enormi sacrifici, anche lavorativi, per esserci e tifare per noi”.